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Israele simpatica canaglia

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Il 15 gennaio, durante un programma televisivo italiano, quando gli è stato chiesto se ci fossero «troppi morti a Gaza», il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha risposto: «No, assolutamente no».

Il 25 febbraio 2025 il vicepresidente della Knesset, Nissim Vaturi ha definito gli abitanti di Gaza «feccia, subumani. Nessuno al mondo li vuole». Sostenendo la necessità di uccidere tutti gli adulti (dopo avere separato donne e bambini).

Nel marzo del 2024 il capo della yeshiva — scuola religiosa ebraica — di Giaffa, il rabbino Eliyahu Mali, ha incitato i suoi studenti, che vengono arruolati nell’esercito israeliano dopo essersi diplomati alla yeshiva, a uccidere tutti gli abitanti di Gaza: così comanderebbe la Torah. «O tu o loro. Nessun’anima può vivere: ‘se qualcuno viene per ucciderti, sollevati e uccidilo per primo’ (Talmud Babilonese). Questo si applica non solo agli adolescenti di 14 o 16 anni o agli uomini di 20 o 30 anni che ti puntano una pistola contro, ma anche alla generazione futura. Questo si applica anche a coloro che generano la generazione futura, perché in realtà non c’è differenza».
Ghassan Alian, maggiore generale israeliano, a capo del Coordinatore delle attività governative nei territori (COGAT): «Le bestie umane devono essere trattate come tali. Non ci sarà né elettricità né acqua [a Gaza], ci sarà solo distruzione. Volevate l’inferno, avrete l’inferno». Un simpatico nonnino, l’ultranovantenne Ezra Yachin, riservista dell’esercito israeliano: “Non lasciate nessuno. Cancellatene il ricordo. Cancellate loro, le loro famiglie, le madri e i figli. Questi animali non devono più vivere”. Da Washington l’invito di un deputato USA a «fare come a Nagasaki e Hiroshima».

Oren Zini, capo di Stato maggiore della Brigata Nord dell’IDF ha definito la striscia «un nido di Vespe» e ha dichiarato di «essere contrario all’ingresso di qualsiasi cosa che possa aiutarli a riprendersi. Io sono per soffocarla».

Ancora. Yitzhak Kroizer, membro della Knesset: «Gaza deve essere cancellata dalla cartina geografica, per lanciare un messaggio a tutti i nostri nemici e a chi cerca di farci del male».

Più burocratico e realista Giora Eiland, consigliere del ministro della Difesa israeliano e ex capo del Consiglio di sicurezza nazionale: «le gravi epidemie nel sud della Striscia di Gaza accelereranno la vittoria e ridurranno le vittime tra i soldati dell’ID». «Per vincere la guerra più velocemente e a un costo inferiore serve che dall’altra parte il sistema collassi e non solo che siano ammazzati altri combattenti di Hama».«Creare una crisi umanitaria a Gaza è un mezzo necessario per raggiungere l’obiettivo». “Gaza diventerà un luogo dove nessun essere umano può esistere”.